Acrasia. Perché non portiamo a termine ciò che dovremmo.

Jul 17, 2021
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Perché fai di tutto, tranne ciò che dovresti fare.

Hai una scadenza imminente e sai che dovresti sederti alla scrivania ed iniziare a lavorarci su. Magari è un esame che stai preparando, un preventivo per il tuo cliente o una relazione per il tuo capo. 

Con le migliori intenzioni hai impostato come obiettivo lanciare il blog, il podcast, il profilo social per il tuo business online, il sito, fare esercizio fisico, imparare una nuova lingua e via dicendo.

Quando arriva il momento di agire, fai di tutto tranne che ciò che dovresti fare. 

Inizi a… riordinare l’armadio, sistemare l’archivio cartaceo, compilare la lista dei libri che dovresti leggere, riorganizzare le email, curare le piante in giardino… tutte cose che avresti dovuto comunque fare, prima o poi. Ma perché proprio ora?

Se ti ritrovi in questa situazione, sappi che è una condizione molto diffusa, così tanto che Socrate e Aristotele usavano una parola per descriverla: acrasia.

 

Acrasia.

Acrasia è il comportamento incoerente rispetto a valori condivisi o professati. La mancanza di autocontrollo o di volontà, e corrisponde a quando agisci contro ciò che sai è la cosa giusta da fare. 

In fondo in fondo lo sai, che tutte queste attività sono solo un modo per procrastinare.

Tra tutti i tipi di procrastinazione, questo è forse quello più subdolo perché ti dà l’illusione di essere comunque produttivo.

Perché non portiamo a termine le cose che vorremmo (e dovremmo) fare?

Perché, anche se le pianifichiamo, quando arriviamo al “dunque” non facciamo la cosa giusta (ovvero ciò che abbiamo pianificato) semplicemente perché non ne abbiamo voglia e riempiamo questo vuoto (o senso di colpa?) facendo tutt’altro?

Così facendo, rimandiamo ciò che dovremmo fare (procrastiniamo) e molto spesso lo faremo, all’ultimo minuto.

Questo significa che questa attività prenderà il posto di un’altra, creando confusione nei nostri piani (se li abbiamo).

Cosa stiamo evitando?

Come spesso succede quando procrastiniamo, anche in questa condizione conosciuta come acrasia, stiamo negando le nostre emozioni.

Creiamo un vuoto tra l’intenzione e l’azione.

Ho già in passato parlato di intenzione e quanto sia importante, non solo nella pianificazione e nel raggiungimento degli obiettivi, ma nella vita in generale.

 

Il primo passo: riconoscere le emozioni.

Il primo passo da compiere quando ti senti così è prendere consapevolezza delle tue emozioni.

Invece di “tapparti” le orecchie e non sentire quella vocina che dentro di te sa che cosa stai evitando di fare, fermati un attimo e con gentilezza e compassione, senza giudicarti.

 

Il secondo passo: procedere a piccoli passi.

Se ciò che dovresti fare è studiare un capitolo per l’esame, scrivere l’articolo del tuo blog, occuparti delle fatture o qualunque altra cosa, non preoccuparti del risultato.

Procedi a piccoli passi, chiedendoti: cosa posso fare adesso di piccolo, minuscolo e semplice?

Accendere il computer. Bene.

Cosa posso fare, adesso che ho acceso il computer, di piccolo minuscolo e semplice?

Aprire il documento word. Bene.

Cosa posso fare, adesso che ho aperto il documento word, di piccolo minuscolo e semplice?

E così via.

Facile a dirsi, difficile a farsi perché troverai una resistenza dentro di te e un mix di emozioni contrastanti.

Il tuo futuro io, te ne sarà grato (e lo sai), ma il tuo io presente preferirebbe fare qualcos’altro, anzi, qualsiasi altra cosa.

In questi casi, chiedo sempre di “indagare” sul vero perché stai procrastinando e, per combattere l’acrasia, l’unico modo è ritornare ai valori e al perché è importante in questo momento portare a termine ciò che avevi inizialmente programmato e deciso di fare.

Ciò di cui abbiamo bisogno potrebbe essere la spinta iniziale, come se dovessimo abbattere una barriera. Una volta abbattuta, anche se ci sentiamo scomodi, con pazienza (e gentilezza) rimanendo sul task, le emozioni cambieranno.

E poi pensa questo: se decidi di evitare l’azione, ciò che stai rimandando non è solo l’attività, ma anche la frustrazione e il senso di disagio. Arriverà comunque con il senso di colpa per non aver fatto ciò che dovevi fare.

 

 

 

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